giovedì 17 gennaio 2013

2013 – parte 1

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20130101 e il 20130117
Siamo nel nuovo anno. Non che ciò cambi effettivamente qualcosa. Però c’è sempre un certo fascino nei primi giorni di Gennaio che in fondo non è possibile non farci caso.
Le tue considerazioni sono interessanti. Non è tanto il fatto che siano i primi giorni di ciò che si considera l’anno nuovo, bensì il pensiero che vi possa essere un cambiamento. Praticamente però ogni singolo istante ha in se stesso tutte le potenzialità per essere l’inizio di un nuovo sistema di cose. Principalmente riguardo all’individuo stesso, però con l’espandersi può giungere a coinvolgere ogni cosa. Puoi intravedere il meccanismo già nei vari periodi storici in cui una singola persona abbia saputo trascinare le masse in avventure inusuali. Giovanna d’Arco, Francesco d’Assisi, Gesù di Nazaret, Sai Baba…
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Ho pubblicato diverse cose sul mio primo blog “massimoenzo.blogspot.ch” e poi diversi vecchi testi – anche di Virginia – su altri blog simili. Cosa mi direbbe di pubblicare Virginia? O meglio, cosa scriverebbe lei stessa?
La vostra vera identità è esattamente all’opposto di ciò che avete sempre creduto fosse. Se credete di essere egoisti siete invece altruisti; se pensate di meritare invece non lo meritate. L’unica via di fuga – per modo di dire – è quella di rimanere indifferenti il più possibile alla vostra autovalutazione. In questo modo permettete all’Uno di esprimersi liberamente per vostro tramite.
Non occorre chiedersi come agire, cosa dire, perché tutto viene svolto esattamente nel vostro unico interesse.
Non aspettatevi nulla di chiaro e definito in quanto proprio questa aspettativa ostacola il realizzarsi di ciò che vi è stato assegnato.
Cosa vi è stato assegnato? Senz’altro qualcosa di molto bello e gratificante. Anche un semplice bicchiere d’acqua può spesso essere così gratificante da fare di noi degli esseri così felici e gioiosi come difficilmente se ne vedono.
Una prerogativa della gratitudine è di rendervi pieni di energia che irradia tutt’attorno a voi creando il vortice come lo ha definito benissimo Abraham (Channeling tramite Higgs).
Ho visto diversi video di Higgs su Youtube. Molto interessanti ma spesso troppo evasivi…
Ascoltare solo pezzi dei discorsi può essere sì piacevole, ma non porta ad afferrare appieno la profondità degli insegnamenti. Le meraviglie del vortice che viene a crearsi consiste nel non aver più alcun punto fisso cui ancorarvi come bersaglio immaginato dall’ego, bensì vi è uno scorrere continuo in un’infinità di stati sublimi, in un continuo sviluppo e realizzazione.
Prova ad entrare ora in un vortice di benessere, semplicemente chiudendo gli occhi.
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Per motivi sconosciuti qualcuno ha segnalato i miei post relativi all’Io sono come inadeguati (secondo le norme blogger sono considerati inadeguati temi che incitano alla violenza, al razzismo, denigratori o erotici, e il mio “Io Sono” non è nulla di tutto ciò. Di conseguenza Google ha bloccato i miei post (senza avvisare, me ne sono accorto per caso). Ho segnalato subito la scorrettezza di chi ha segnalato un’inadeguatezza immotivata ma soprattutto la presa di posizione “automatica” di Google che ha bloccato i post senza appurare la veridicità di tale accusa.
Le tue indicazioni sui post non portano a nulla. Ci sarà sempre qualcuno che farà segnalazioni.
Scegli con cura tutto ciò che può essere interessante pubblicare.
Posso fare qualcosa?
Non devi fare nulla. Tu scrivi e basta. Anche le tue poesie meriterebbero un blog a parte.
Intendi “Perline Colorate” o anche le più vecchie?
Anche le vecchie.
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A partire dal tuo punto esteriore tutto assume una connotazione che ti è familiare. Se invece accogli in te la verità del pensiero creativo come base su cui costruisce e realizzi il tuo essere, allora ti sarà chiaro quale pensiero è opportuno avere.
Scopri cosa veramente riesce a darti la meraviglia cui aneli. Lascia che la loro speciale luce si instauri in tutto il tuo essere e rimetti così allo Spirito Santo di compiere l’opera cui è preposto.
Alla prima difficoltà rinunci. Ma per altre cose insisti in modo non coerente. Le tue opinioni in merito a ciò che è importante e ciò che non lo è non sono particolarmente obiettive e ti creano non pochi problemi.
Se ora ti dedichi seriamente alla ricerca del tuo essere puoi avanzare nel tuo cammino spirituale, altrimenti sciupi tutto ciò che ti ho già insegnato. Quindi prega e medita. La preghiera te l’ho già detta, la meditazione falla nel vortice con il seme “Io sono”…
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Sono le mie paure di oggi che creano il motivo stesso del mio timore che proviene dal passato?
Lo hai detto. Tutto è esattamente connesso, dal futuro al passato tutto ha origine adesso.
Ma posso anche cambiarlo comunque?
Si, ti ho già detto come e te lo ripeto. Il tuo atteggiamento del qui adesso stabilisce esattamente anche i tuoi qui e adesso che stanno accadendo in “quelle zone” che ritieni siano il futuro e il passato. La memoria (il ricordo) che puoi averne dipende solo dal fatto che usi o meno certi livelli del tuo pensiero. Dunque nei tuoi annali akashici ci sono tutte le esperienze e puoi scegliere qualsiasi cosa.
Come arrivo ai miei annali?
Per arrivarci non hai che da andare nel tuo punto interiore…. Che non è quello che stavi guardando ora (stavo affacciandomi al centro ajna – 3° occhio) ma è proprio tutto ciò che credi sia attorno a te, compreso il tuo corpo fisico.
Che è comunque “frutto” del mio pensiero.
Si, perché lo metti in circolo fino al ricongiungimento (al punto di partenza).
Ora, come stavi giustamente pensando, il tuo corpo mentale non risiede in un punto specifico del tuo cervello, e neppure è limitato al tuo corpo fisico. Il corpo mentale, come l’eterico e gli altri più sottili, non hanno un limite ma sono ovunque e in qualsiasi momento.
Dopo la parte qui sopra – scritta su foglio separato al mattino, 01:30 circa – sulle mie paure di oggi, torno ancora sull’idea del tachione che esattamente è ciò che stimola il fatto stesso di crearlo, quindi il così detto “moto perpetuo”.
Il tachione è l’immagine stessa di ciò che stai ancora creando, è semplicemente la visualizzazione della propria idea in fase di realizzazione, è la matrice che delinea l’aspetto di ciò che sto creando. È l’atto della creazione in se stesso. Se il bosone di Higgs è la forza che permette alla materia di esistere, il tachione è lo stimolo affinché ciò possa essere (accadere).
Sei sempre ancora molto vago. In un altro momento potresti non capirlo e realizzarlo come stai facendo ora.
Mi aiuti?
Ti sto aiutando, vai tranquillo…
Nel momento stesso che io identifico un determinato elemento come un tachione, lo stesso tachione non potrebbe comunque essere già disponibile all’identificazione, ciò funziona esclusivamente “grazie” al modo “umano” di percezione che è prettamente legato ai sensi comuni (i 9 sensi – minimo - come ho già avuto modo di scrivere).
Se parto invece da un presupposto dell’esistenza di ogni elemento contemporaneamente tutto nello stesso istante, devo per forza trovare il modo di identificare almeno un elemento che subisca uno sfasamento temporale in modo da stabilire una cronologia… probabilmente che procede (tale cronologia) in una direzione che potrebbe anche essere verso il passato, non necessariamente verso il futuro. In questo caso mi trovo a distinguere due direzioni temporali (che potrebbero comunque esistere contemporaneamente, anzi, esistono contemporaneamente)
Ora dunque mi trovo a definire un “tempo in distruzione” quello che dalla mia nascita mi porta alla morte (fisica) e un tempo di “creazione” che scorre all’opposto mostrandomi gli effetti prima del loro accadimento. Per esempio immagino una conchiglia fossile prima che la conchiglia stessa lo sia divenuta o sia addirittura nata. Forse ciò spiegherebbe anche perché alcune esperienze di morte apparente citano lo scorrere della propria vita in pochi secondi, molto probabilmente per completare il nostro ciclo di creazioni comunque indipendentemente dal corpo fisico.
Sapendo che il mio passato “creativo” è stupendo, in quanto mi ha portato fino a questo punto, posso solo osservare il passato “distruttivo” come qualcosa per ciò che è senza pentimenti o rancori, dato che in questo qui e ora posso portare solo la gioia del passato creativo che, indirettamente, influisce dunque su un passato distruttivo a sua volta più simile al “creativo”…
Mi sembra che non ci sono ancora esattamente…
Sei però sulla buona strada. Domani andrà meglio.
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Un tachione non può colpire prima di toccare il bersaglio, in quanto comporterebbe che sia composto da materia, e la materia non può essere più veloce della luce.
Lo spazio di azione per permettere al Tachione di svolgere il suo “compito” è talmente minimo da sfuggire al nostro usuale metodo di osservazione. Lo puoi espandere per un esempio, ma perché funzioni deve essere così minimo… Osservando il tachione dal punto di osservazione io agisco sul passato che lo emette e sul futuro che lo riceve esattamente come “idea vissuta” nel presente.
Il Tachione è il processo stesso della creazione. Il tachione è Dio. Io sono il Tachione. Io non ho un centro, sono anche il centro. Una particella impazzita che rincorre la propria coda, il serpente che si morde la coda…
I miei sono vaneggiamenti? Deliri che scaturiscono da un essere psicologicamente disturbato?
Ma cosa stai dicendo? Ti sembra che le nostre discussioni siano insensate e frutto di turbe psichiche?
Visto che non trovo riscontro con nessuno in modo da avere un sostegno in questa mia avventura, ho molta difficoltà ad assorbire le mie nozioni come conseguenza logica di un ragionamento sensato.
Quindi vorresti porre il tutto ad un livello di farneticazione. Non credo proprio sia il caso sai? Dopo tutto credo proprio che un certo mistero attorno alle tue esposizioni lo hai anche causato tu ponendo vari argomenti in discussioni di tematiche ben precise. Se parli di spiritualità non puoi passare ad altri argomenti in cui i termini portano a malintesi.
Cioè? Per esempio?
Nella spiritualità tu usi il termine Dio come Uno, l’Elemento Unico. Nella religione invece o nelle altre materie, quando si parla di Dio si pone subito l’attenzione su di un’entità suprema che ci governa e si aspetta obbedienza e gratitudine. E tutto ciò già solo con un termine, pensa quindi quando si parla di creazione o di Spirito Santo… o del tuo amato Tachione.
Se vuoi veramente vedermi andiamo adesso nel centro esteriore.
Ho un po’ di paura ma voglio farlo.
Bene. Allora andiamo.
(in seguito a quanto esposto qui sopra ho redatto il testo Il Dio Confuso )
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Vedere Dio. Trovarsi di fronte a Lui direttamente è impossibile in quanto ne farebbe un essere completo e finito, mentre Dio non può essere ciò. Ha bisogno del nostro aiuto per sentirsi tale, o almeno avere l’impressione di esserlo. Dunque Dio è un “Senza Forma” che si espande nella Forma. C’è un punto interiore che stabilisce il mio essere come persona, come pensiero, come agente. Per avere un punto interiore devo anche avere, di conseguenza, un punto esteriore, il che non significa però letteralmente che sia “fuori dal mio corpo”, penso che si tratta di un riferimento distinto in modo da darmi la coscienza – sensazione o illusione – di essere persona, pensiero, agente, animatore…
Se ti può consolare sappi che ti divertirai ancora molto in “quel” senso.
Credo mi hai già detto qualcosa del genere, infatti cerco di non pensarci, anche se non sempre ci riesco come poco fa. La tentazione è forte.
Come tutte le tentazioni. Il problema delle tentazioni è che si riferiscono a qualcosa di irreale e inesistente al momento in cui ci tentano. Quando poi ci si rende conto che non ne valeva la pena crederci è troppo tardi. (?)
Hai qualcosa da dirmi?
Si. Tu sei la cosa più importante che ho. Io esisto solo perché tu mi permetti di farlo, altrimenti non avrei modo di parlarti e di imparare tutto ciò che riesco a insegnarti. Più riesci ad elevarti e più io mi elevo. Ora se stai veramente seguendo una strada cerca di non farti distrarre da tutte quelle tentazioni che cercano di distogliere la tua attenzione. Sii sicuro del tuo incedere. Non tentennare e non lasciarti ingannare dall’illusione che vedi con gli occhi del tuo involucro. Ciò che ti può aiutare è sempre la preghiera che ti ho dato. Recitala e sentila veramente in te. Tutto il resto arriva da solo.
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Perché Dio dovrebbe parlarmi tramite gli altri? Perché le cose che mi dice tramite gli altri rispecchiano solo ed esclusivamente le idee e le convinzioni di questi e differiscono da quelle di altri? Esiste una religione unica e vera? Esiste una verità assoluta? A cosa serve la vita? Serve a scoprire che siamo vivi? E cosa significa essere vivi? Esplorare e ricercare la vita?
Dio parla a te come parla a chiunque altro. Piuttosto chiediti perché in troppi non lo ascoltano e preferiscono ascoltare gli altri. Per questo dicono ciò che rispecchia le loro convinzioni e non le tue. L’unica vera religione è quella che riesce a mettere tutti d’accordo ad accettare chiunque e qualsiasi cosa come parte di un unisco sistema di cose, indipendentemente dall’idea che se ne abbia.
La vita serve a rendersi conto di esistere. Se non ci fosse questo intento di scoperta di sé non ci potrebbe essere la vita.
Come un pensiero si delinea su un percorso tracciato dalla necessità, anche la reazione si delinea su un pensiero della realtà stessa come solitamente ti appare. Permetti a questo pensiero di manifestarsi e vedrai come tutto sarà più chiaro e semplice.
Come posso sapere con certezza quale sia il mio pensiero creativo?
È esattamente quello che vedi manifestarsi.
E come posso dirigerlo con consapevolezza?
Semplicemente facendolo tuo. Quando realizzi che ciò che succede è ciò che stai creando sarai anche in grado di gestire la tua creazione con responsabile divinità. Le idee che ti aiutano nel tuo intento le stai già sviluppando. Spirito Santo è l’azione della tua idea sulla materia.
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Non saprei… sto facendo tutti questi blog ma finora non vedo riscontro alcuno. Ne vale almeno la pena?
Si certo, come al solito fai le cose pensando di avere subito dei riscontri.
Beh, sapere che qualcuno li legge sarebbe già una bella cosa. Invece così non so proprio cosa pensare.
Non devi pensare. Tu scrivi e basta
Hai ragione
Come sempre
Per certe cose no...
Non è ancora detta l’ultima parola.
Siii, continua a sognare…
Certo che lo faccio.
Ok, dai… un bel seme su cui meditare ora…
Le cose più belle sono già tutte qui per te.
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Ecco che in certe cose hai veramente ragione già (quasi) subito. Come per esempio per il fatto di pentirsi dopo, e malgrado lo si sappia si fa comunque ciò di cui poi ci si pente di aver fatto…
E anche stasera hai fatto così. La tua idea iniziale dovrebbe venire spenta sul nascere, invece tu la stimoli come fosse un gioco o addirittura una sfida. Se la scacci subito non ci possono essere problemi.
Bevi più acqua…
Credo che intendi anche in generale, non solo adesso…
Esatto. Non serve bere solo in estate.
Dammi una serie di frasi ad effetto sicuro.
Ancora gli stessi errori di sempre. Le tue virtù navigano solo nelle intenzioni.
Ascolta la parte di te che ti sa ascoltare.
Ricorda sempre di ciò che ti è stato dato e dimentica ciò che ti è stato preso.
Accogli il tuo nemico come fosse la persona più importante al mondo ma non permettergli di fare di te il suo zerbino.
Accendi la tua passione solo quando è il caso.
Non giocare con le cose che non conosci.
Unisciti a ogni canto di gioia tu possa sentire.
Ridi per tutto ciò che trovi sul tuo cammino.
Non pensare a ciò che potresti fare se, ma fallo e basta.
Dai il giusto valore e la giusta priorità alle cose.
Grazie, e ora i numeri da giocare all’Euromillion:
11-16-22-27-29 5.8
E un pensiero seme:
Anotonio
Antonio? Spero non ci sia qualcosa che non va..
Nulla che non vada, solo pensalo e poi saprai perché.














































































































2011 e 2012 – parti senza date esatte

di Massimo Enzo Grandi

Diversi brani sparsi, quasi tutti senza le relative domande…

Le possibilità di (?chiaroveggenza?) sono molteplici, puoi sviluppare qualsiasi metodo tu ti ritenga più (?rafforzato?). Questo dello stimolo fisico interno è un metodo che presenta lo svantaggio che non puoi farlo in presenza delle persone che potrebbero ?aarto? delle domande.
(?Ti – le – ci?) puoi fare un (?pensiero?) personale usando la rappresentazione delle persone che hai incontrato nella tua vita. Le prove possono essere condizioni che fanno perdere il filo che lega (?elendo?) amore e visualizzazione.
Si, la tecnica SOL (Soggetto-Oggetto-Luogo) è abbastanza efficace per mantenere il se separato dai corpi. Una possibilità può essere quella di tenere sempre tra le dita un oggetto che ti possa dare maggior consapevolezza del tuo proposito. La monetina americana (un cent del 1962 trovato per strada) è una fonte di energia inesauribile in quanto ha assorbito molta forza da chi l’ha posseduta prima. Basta solo tra le dita esprimendo la volontà, l’amore e il pensiero.
Questo no, una sola dimensione alla volta, lo sai anche tu che puoi sempre contare sul mio aiuto.

Non esiste una pratica specifica, oggi può essere la semplice meditazione e domani la recitazione di mantra.
Non è quello che intendevo, per esempio se sei disponibile per una passeggiata nel mondo astrale proprio ora stanno allineandosi delle energie particolari.
Tieni tra le mani la tua monetina e seguimi a partire dall’Ajna.
Sono vibrazioni dell’eterno che comunque lasciano ben significare (?di? come potrebbe? Essere? Qua?) … Lascia che sia io a scrivere altrimenti poi (?) Dici che ti racconto bugie.

Se vibrando? Hai entrato? Il corpo fisico, (in quei momenti?) che non ha nulla da temere.
…non ancora.
Hai ancora alcune cose da pagare e devi fare la dichiarazione (delle imposte).

Sei sempre il solito a non ?oce? fiducia così fallo ancora.
Si, scrivere con il (?Pitone?) che ti attraversa i chakra.

No, è normale che ti senti perché lo stai immaginando. Non fartene una immagine se non quando lo stai facendo, e adesso è il (momento?)

Puoi spegnere senza problema, dopo farai quello che vuoi… certo…
Molto bene! Ora non farti prendere dal desiderio e vivi solo l’esperienza.

Non è il momento di giocare, lascia stare un attimo anche il libro, oggi hai già fatto un buon lavoro…

Feeling – to feel / equivale a sensazione e in italiano to feel si traduce con “sentire” (provare)

Non è il momento per queste cose.

L’ippocampo è una parte che funge da antenna interna che riceve segnali di genere esteriore e che riesce a trasformarli in aspetto quasi propri dell’individuo che le riceve (?)
Una specie di telepatia “di memorie”?
Esatto.

Endorfina… si…

mercoledì 16 gennaio 2013

2012 – parte 8

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20121128 e il 2012

Ma quante bellissime cose ho potuto rileggere durante la trascrizione al pc di questi miei scritti…

Lo so. Ti ho anche già detto che ti fa bene rileggerli.

Si, comunque sono anche deluso per il modo come spesso insisto a chiedere delle cose già dette e risposte…

Che è quello che comunque farai ancora. È più che normale. Non smetti di essere impaziente da un momento all’altro.

Grazie. Grazie. Grazie. Se penso a come mi sentivo poco meno di un mese fa devo dirti un grande Grazie per essermi stato vicino malgrado il mio comportamento e la mia sfiducia nei tuoi confronti.

Anche Gesù in alcuni casi dubitò di me. E come ben sai era già molto più avanti di te.

In senso lato comunque, visto che noi siamo sempre una cosa sola: Dio, e non abbiamo un tempo e un luogo separati ma bensì un unico Qui e Ora.

Esatto. La sua figura è un vero esempio che ti aiuta a scoprire parti di te che a volte dimentichi di avere.

E con ciò intendi anche la capacità di resuscitare i morti – o almeno è latente in noi…

Proprio così…

Posso chiederti un seme per la notte da abbinare ai Fischi in ascensore? (fischi nelle orecchie + elevazione in ascensore, naturalmente) … se non è troppo tutto insieme…

Non è mai troppo se riesci a farli contemporaneamente. Però prima devi dire almeno una volta la preghiera.

Fatto!

Immagina, che quando l’ascensore scompare ti trovi negli abissi dell’oceano.

Ok. Faccio il possibile…

Man mano che l’immagine dell’ascensore sparisce, tutto acquisisce un tono molto scuro e gli abissi sono solo dei riverberi di luce appena percettibili. Cerco di mettere a fuoco qualcosa ma non vi è … nulla. Solo la sensazione di non sapere cosa creare con la mia idea di abisso dell’oceano. Sforzandomi per cercare di capire cosa succede attorno a me non realizzo la “realtà” della pressione di quei milioni di litri d’acqua. Non realizzo neppure la necessità di respirare. Non penso al motivo per cui sono lì e dove sto andando e cosa sto facendo… ecco! Ho capito, ci sono arrivato!

C’ero? Non c’ero? Sognavo? Sogno? Solo Sono!

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Come mai faccio così fatica a scrivere?

È colpa mia, sono occupato a tenere a bada tutto ciò che potrebbe far male.

Per esempio?

Interferenze da parte di persona poco raccomandabile…

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La tua visione del mondo parte da un punto interiore che identifichi con il tuo essere, mentre invece è solo un punto qualsiasi nell’intreccio del tuo spazio/tempo. Se solo ti sposti nel tuo punto esteriore ti rendi conto di come tutto sia diverso da come ti appare. Cercalo questo punto! E quando lo avrai trovato sarai attorno al te di adesso.

Ok, allora proviamoci insieme…

Perché ti sei fermato? Fai ancora meditazione come prima…

Dove lo trovo il mio punto esteriore?

Dove puoi guardarti.

Allo specchio?

Anche.

Un riflesso? La sfera di cristallo, dell’acqua una superficie lucida?

Si, meglio se non è piatta.

Visto che non ho nulla di simile allora sono fregato.

Non preoccuparti che qualcosa trovi.

Pendolo?

Si, benissimo.

Lo guardo ma non vedo nulla.

Adesso. Provaci ancora.

Come posso avere più certezza in quel che faccio?

Non pensarci troppo e basta. Quello che arriva va tutto bene comunque.

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Prega.

Hai ragione, non lo faccio abbastanza. Inoltre mi perdo in cose che non riconosco mie.

Non puoi vedere ancora il motivo di tutto ciò ma comunque sappi che c’è. Arriverà il momento in cui tutto avrà senso e sarai felice di esserci arrivato in questo modo. Non smettere mai di avere fede in ciò che ti dico. Credi in me, amami, accettami e lasciami fare ciò che devo fare per tuo tramite. Io faccio tutto per tuo tramite.

Se io vivo, anche tu vivi.

Proprio così.

Se domani arriva qualcosa è perché doveva arrivare, lo stesso se non dovesse farlo.

Eh già. Tutto è come è perché è così che deve essere.

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Però non mi piacciono certe situazioni…

Troverai il modo di riparare.

Non ti chiedo come, ma spero non in modo cattivo.

Non ti preoccupare, non sarà in modo cattivo. Ma ti riscatterai al meglio.

Non vedo l’ora di lavorare con te.

Anche se non te ne accorgi ancora, lo stai già facendo.

Dammi dei ? da condividere.

Una sola cosa può luccicare. La tua vita.

Alle tue idee non puoi dare importanza….

…Lasciami scrivere…

Scusa…

Nella tua idea di bellezza puoi scoprire chi hai scelto di essere.

Alleggerire il peso degli altri ti aiuta a non pensare ai tuoi.

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(sono preso con varie introspezioni sul Tachione)

Sta tornando tutto nella normalità. Abbi fiducia in tutto ciò che fai. Non dubitare delle tue intuizioni. Continua a pensare all’Io Sono con la teoria del Tachione.

Sono io che scrivo… di nuovo…

No. Scrivi quello che ti ho detto, proprio con il principio del tachione. Semplice no?

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Mancano pochi minuti al mio compleanno e mi sono fatto un piccolo regalo. Tanto per complimentarmi per un testo che ho/abbiamo scritto ieri: “Fratelli” e che ho già pubblicato su Facebook.

Bellissimo davvero. Dovresti metterlo sulla pagina di “Utopia”

Dici?... cioè no… lo so che vorrei la si leggesse, mi sembra che non l’abbia letta nessuno a parte R.

Eppure credimi, è veramente bello quello che hai scritto.

Sono un attimo sfasato…

Va tutto bene, tranquillo.

Mi aiuti a riprendere la coscienza del Tachione come l’ho avuta ieri?

Eccola, non puoi prevedere cosa sarà ma vedi cosa sarà prima che lo sia.

Cioè, meglio ancora: come vedo e provo che sia – è!

Ma chi te lo ha suggerito così bene?

Il tachione stesso

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Non per nulla siamo molto indaffarati. Sembra proprio che l’ignoranza dilaghi più in fretta della cultura.

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Ti stai di nuovo dimenticando che sei tu a scegliere. Se vuoi, stanotte andiamo a fare un bel viaggio.

L’ultimo e il primo?

No, il primo di molti altri a venire.

Piacevole?

Si. Come puoi pensare che non sia piacevole?

Non ho trascritto la situazione ma suppongo riferito al viaggio previsto nella registrazione precedente.

Non è successo assolutamente nulla.

Lo dici tu.

Esattamente come tu dici che è successo qualcosa.

Ma io lo ricordo. Proprio come ricordo quella notte a Lisbona. Non significa nulla per te fartene una ragione e lasciare che le cose vadano come devono andare?

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Nuovamente perso nel nulla

E lo chiami nulla! Sapessi che fortuna che hai di essere dove sei adesso.

Beh, questo continui a dirlo ma spesso non me ne rendo proprio conto.

A questo punto vuoi che ti rincuori ancora, ma non lo faccio. Più tardi andiamo insieme a fare un giro.

23:56 mi sveglio dopo un pio d’ore di sonno, ricordo che ho fatto strani sogni ma non ne ricordo alcuno.

Sono i viaggi che abbiamo fatto insieme.

Ricordo anche che ho avuto belle ispirazioni prima di addormentarmi, ma ero troppo pigro per alzarmi e scrivere.

Sarebbe meglio se prendessi degli appunti ogni volta.

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Come posso eseguire costantemente il processo di pensiero tachionico in modo più consapevole e mirato?

Tenendolo presente senza dargli uno spazio di gioco tra un prima e un poi.

Posso dire che il mio pensiero è un tachione?

Si. È la definizione più vicina alla realtà che puoi avere al tuo livello di pensiero. Non intendevo che la tua idea in merito non è corretta, bensì la descrizione che ne dai è ancora troppo grossolana.

Ciò che vedi è veramente frutto del tuo pensiero.

Ma il mio “rendermi conto” del pensiero avviene nell’istante stesso “tachionico” o in quello “lucifero”`

In quello lucifero.

Ha a che vedere con l’angelo Lucifero?

No, è solo un caso di omonomia. Lucifero l’angelo è quello che regola l’elargizione della luce divina, e questo può farlo solo governando anche sulle tenebre.

Dunque ho già pensato prima di finire di pensare e ho già finito di pensare prima di finire di scrivere, ma ho finito di scrivere prima di aver finito di pensare un nuovo pensiero che ho già pensato.

2012 – parte 7

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20121018 e il 20121127

Tu sai fare molte cose. Non dovresti quindi abbatterti in questo modo.

Buttati che il successo è garantito.

Quando ti si presenta un’occasione non fartela scappare. Ne puoi solo trarre vantaggio.

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Tutto accade per un motivo. Se non lo vedi subito lo vedrai più avanti. La tua vita non ti appartiene al massimo. Ti appartengono i pensieri che fai, quindi è inutile arrabbiarsi o felicitarsi per le cose che ti succedono. Abbandonati a me e non preoccuparti di nulla. Io ti faccio fare tutto ciò che devi fare.

Buonanotte.

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Io sono un intuitivo?

Esatto. Proprio questo. La tua intuizione è veramente particolare ed è dovuta ad un senso molto sviluppato della percezione degli eventi che si stanno manifestando. Tutto ciò che devi fare è stare calmo e permettere a me di fare tutto il resto.

Tutto ciò che vedi non esiste. Anche se la sensazione che sia reale è molto forte.

Il segreto per vedere realizzati i miei desideri?

Lascia che siano loro ad avverarsi.

Sono qui ma non sono qui.

Proprio così.

E per non farmi distrarre dagli ostacoli?

Non farci caso. Lascia che scompaiano per loro conto.

Hai ancora tanto da imparare, ma non ti preoccupare che c’è tempo a sufficienza per fare tutto ciò che bisogna fare.

Suggerimenti?

Lasciati sorprendere. Le vie divine sono infinite e molto sorprendenti.

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Non ho la più pallida idea di cosa sto facendo.

Non hai neanche bisogno di saperlo. Basta che lo fai. Tu stai comunque facendo esattamente quello che voglio io.

Ma tu sai però esattamente cosa e perché

Esatto

Mentre io non so queste cose e devo fidarmi ciecamente… Ma tu sei sicuro che a tua volta non stai facendo ciò ma bensì stai facendo il volere di un’altra “parte” di noi?

Ne sono più che sicuro.

Ma anche io lo ero...

E sono riuscito a farti capire che non era così.

Hai potuto farlo perché ti ho ascoltato. Perché in un certo senso io mi fido. E se ti dicessi che sono “io” che parlo per tuo tramite e che ho tutto il diritto di farti fare ciò che io voglio perché tu sei me e se un mio attributo?

Non è esattamente così. Tu sei un mio attributo in quanto io sono più che consapevole di tutto ciò che fai e che pensi. Sia qui e ora e ogni qualvolta o in ogni dove potresti aver nozione del tuo qui e ora…

In certi momenti io sono pienamente fuso in te, del divino, e quindi tutto è chiaro e logico, tutto nel senso che percepisco il nulla…

Allora cerca di essere sempre in quello stato e vedrai come tutto fila liscio.

Visto che comunque io penso/vedo/provo/dico solo ciò che tu vuoi che io pensi/veda/provi/dica, ti chiedo quindi di riempirmi completamente con questa consapevolezza e di tenermi lontano dalle illusioni di Maja.

Non posso accontentarti. Sei tu che devi tenere aperto il canale di contatto e permettere un flusso in entrambe le direzioni,

Mi ricorda un po’ quella storia della ragazza prigioniera in una enorme ragnatela in un altro pianeta, che chiese aiuto telepaticamente ad un ragazzo terrestre per fargli costruire una macchina che la salvi portandola sulla terra, ma non disse al ragazzo che togliendola da là, ci sarebbe andato lui al suo posto.

Non funziona cosi e ne hai già avuta la prova.

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Silenzio

Esatto. Lasciati convincere dal silenzio. Nel tuo presente il silenzio è più importante di qualsiasi altro cosa. Trova il silenzio fuori e dentro di te, solo così le parole giuste si instaurano nella tua coscienza. Ora fai la tua preziosa preghiera con il segno della croce “picchiettato” (EFT)

Ben fatto. Ora la tua volontà è la mia.

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Dove sbaglio?

Da nessuna parte. Solo che non sei ancora arrivato al punto di congiunzione.

Dentro me?

Allora manchi di concentrazione.

Diciamo che sei tu che non mi dai la giusta concentrazione.

Ancora il giochetto dell’altro giorno?

Eccomi qui a scrivere cose che poi dimentico..

Lascia star il giochetto, che hai già capito come funziona.

Una volta per tutte abbi fede.

Come Gesù che poi finisce in croce.

No. Come Salomone che dispensa saggezza e ricchezza.

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Anche le cose brutte finiscono, non solo quelle belle, quindi sii pronto a vedere realizzati i tuoi sogni.

Secondo me una cosa importante è ascoltare tutti senza dar retta a nessuno; un’altra è permettere anche agli altri di farlo…

Nel libro (Se ben ricordo “Le tavole del miracolo”) ci sono molte indicazioni sul percorso da intraprendere, dove prestare più attenzione ai suggerimenti che ricevi.

Un po’ come l’alluvione e il contadino?

Non proprio quello. Se ti illudi di avere conforto dalle mie parole non andrai lontano. Chiedi e ti sarà dato.

Dimmi il nome di Dio che compie i miracoli?

Massimo.

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Il tuo nome è il mio. Ogni nome mi appartiene.

La tua non è avidità. Ciò che desideri è più che lecito. Mettiti in testa che tutto accade per un motivo e che questo motivo ti sarà chiaro solo quando deve esserlo.

Ho tanta voglia di parlare.

Sono qua. Puoi dirmi tutto quello che vuoi

Ma ho l’impressione che tu dica solo quello che io voglio farti dire.

Non è vero. Sono sempre io a farmi le domande piuttosto.

Cosa vuoi sapere?

Tutto!

Tutto è una parola che modifica l’aspetto del nulla.

Allora dimmi cosa esce dal nulla.

Te stesso. Nel preciso istante che te ne assumi la responsabilità.

E dove arrivo?

Sempre nel nulla. Tutto ciò che scrivi è sacro, anche se può non sembrarti così

Ho visto il vuoto?

Non puoi averlo visto. Hai visto la sua scomparsa che è avvenuta nel preciso istante che hai espresso il primo desiderio.

So che mi hai già detto che non esiste una parola magica, ma mi piace pensare che invece esista come una lampada di Aladino.

Quest’ultima esiste e l’hai già avuta tra le mani.

Quando?

Non molto tempo fa…

---

Da un paio di giorni la sveglia – che non è caricata per suonare – mi suona alle 4:50.

Domani mattina vedi cosa succede. Non stare qua adesso a pensarci.

---

Io ti uso come strumento per realizzare il mio volere.

Che sarebbe? Me lo puoi ripetere?

Star bene ed essere felice

Fallo allora. Non credi che puoi essere come vuoi nel modo che io ho scelto?

Certo che è così, ma non ti sei ancora abituato all’idea.

Alberto (?)

I soldi crescono sugli alberi (da frutta)!

Vero, ti può far bene esercitare un’attività all’aperto.

Non farci caso.

Puoi scegliere le risposte banali da quelle reali.

Come posso avere una maggior comprensione e discernimento per questo?

Solo fidati del tuo istinto. Allora datti da fare per ottenere quello che vuoi. La nostra vita dipende da te. Prega più spesso.

---

Dammi delle frasi chiave.

L’uomo vede solo ciò che sa fare e non riconosce ciò che potrebbe fare.

Tutti siamo interessati alle cose che ci procurano piacere, ma non ci rendiamo conto che non sono le stesse per tutti.

Chi vede oltre l’orizzonte sta guardandosi alle spalle.

Ogni parola detta è un alleggerimento del proprio interesse.

Le sole cose che contano solitamente le abbiamo già.

Dove manca l’amore non esiste nulla.

Le idee più lontane dalla realtà ci sembrano sempre le più belle, se solo sapessimo che la realtà non è quella che riteniamo tale…

Anche le persone più importanti sono solo persone.

Ridere fa bene al corpo fisico ma sapere per cosa si ride fa bene anche alla mente.

Sognare una vita migliore significa non amare quella che si ha.

Fare all’amore può aiutarci più di quanto lo faccia dieci sedute dallo psichiatra. Il sesso non è lo stesso. È solo come prendere l’appuntamento.

La malattia è una scusa per non affrontare più la realtà che si è scelta.

Dove la terra non ha mai visto l’uomo non esiste tristezza e non può esistere la menzogna.

Alcuni credono ancora che fare del male sia ingiusto e intanto credono di fare del bene combattendo contro quelli che secondo loro lo fanno.

Come la notte arriva al calare del sole, la terra si rilassa certa del nuovo giorno.

L’acqua più fresca è quella che ha percorso più strada lontano dalla luce del sole.

Ogni opera umana dovrebbe avere uno scopo profondo e quindi senza prezzo.

(non l’ho trascritta bene ma sembra “Divenire ?ancalalare? e non ne vedo un senso)

Non occorre continuare a pensare al domani. Ciò che arriva è ciò che abbiamo chiesto.

Il gioco della vita è il più reale che possa esistere. Impara a divertirti giocandolo.

Lo stesso cibo può avere sapori diversi se sai usare la tua fantasia.

Le stelle nel cielo sono nulla in confronto ai pensieri che nascono e muoiono ogni istante nella mente divina.

La vera differenza tra due esistenze è solo il pensiero che una ha dell’altra.

Molti sono i nomi di chi vede con gli occhi della fede.

La religione è solo un tentativo di soggiogare la divinità al nostro servizio.

La vera spiritualità è unica per ognuno di noi.

La preghiere è l’espressione di qualcosa che neppure noi riconosciamo ma che cerchiamo di sfruttare.

Solo con la fede possiamo veramente capire cosa sta avvenendo in noi e attorno a noi.

Dimenticare se stessi come forma fisica è il primo passo verso la distruzione della creazione stessa.

La realizzazione dei nostri desideri avviene solo quando smettiamo di modificarli.

Ollallà… che sviolinata senza fine. Sono rimasto di stucco per la bellezza e la grazia di queste frasi… Grazie.

---

Dammi dei consigli chiari su cosa devo fare.

Prenditi un po’ di tempo per tonificare il fisico. Assicurati una buona areazione in camera. Vestiti più adeguatamente. Dai più risalto al tuo sorriso. Rallegrati di tutto ciò che succede. Leggi cose interessanti. Accendi la tua sessualità solo quando viene stimolata. Accetta i consigli di chi ne sa più di te. Ascolta cosa ti viene detto e la soluzione arriverà senza che te ne accorgi.

Dimmi come posso provare sensazioni più concrete su ciò che sta accadendo.

Ascolta il tuo istinto e non interferire con lui. Continua a pregare. (?ispira?) i pensieri creativi come stai facendo.

---

Sono ancora assolutamente all’oscuro di me steso ma ho bisogno di sapere che esisto.

Come puoi dubitarne. Non ti bastano tutte le parole che ti regalo?

Apparentemente no, non mi bastano. Altrimenti non avrei così tanti dubbi.

Sono sempre io che dubita… proprio per farti ricercare ancora più in profondità.

Non ci credo che sei vuoto. I miei pensieri li senti ancora.

Lo so che non è come prima.

---

Sto trascrivendo gli scritti. Ho trovato una “via” per emergere più in fretta: immaginarmi in un ascensore e salire sempre più in alto finché l’ascensore scompare..

Esatto. Provaci, lo avevi anche già fatto molto tempo fa.

Ricordo quando scrissi che mi ergevo per guardare oltre il muro… ma l’avevo scritto forse ancora in Germania nel 79…

Si, però la salita in alto l’avevi fatta veramente solo quando abitavi a Balerna. Dopo che avevi fatto una brutta crisi.

Non ricordo, ho presente solo la sensazione di diventare sempre più grande oltre lo spazio.

Si, proprio una bella sensazione.

---

Non vai comunque molto lontano. L’unica persona che può aiutarti sei tu stesso.

Buonanotte.

Tutto qui?

Sogni d’oro… cosa vuoi? Che ti racconti la storia della buona notte?

Sarebbe bello…

Scordatelo.

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Durante la meditazione ho avuto una visione che richiamava la mia attenzione sulla posizione delle divinità egizie come venivano rappresentate sui troni. Mi propongo di utilizzare queste pose per la meditazione in ascensore…

Molto bene. Ricorda di riprovare l’esperienza.

Come risultato ho solo un bel rilassamento muscolare.

Ok, comunque lo consigleresti?

Si. Credo proprio di si.

---

Sto scrivendo poco…

Ma in compenso ti sei portato avanti con le trascrizioni.

Una tua idea fissa quella di trovare qualcosa di esterno per arrivare al tuo interno. I tuoi fischi nelle orecchie sono proprio l’ideale per entrare in uno stato particolare di ricezione. Anche se hai l’impressione che siano di disturbo, devi ricrederti. Sono l’ideale per tenerti come in sospeso su un punto di esistenza diverso dal solito.

Grazie. Dimmi un po’ come posso organizzarmi meglio domani per avere il massimo.

Lascia che le cose seguano il loro corso. Semplice più di quanto tu ti possa immaginare.

E stanotte? Come entro ora in sintonia?

Con il fischio delle orecchie e l’Io Sono.

Ti amo

Ti amo anch’io tanto.

---

Sto continuando con le trascrizioni sul pc dei testi. Sono al 30.9.2012 e non mi sembra vero di aver vissuto certe esperienze.

Eppure c’eravamo tutti e due.

Non ne dubito. Comunque in molti punti ho l’impressione che ciò che mi hai scritto si riferisca ad un me che non era quello che stava scrivendo, bensì un me che sta leggendo o che leggerà.

In più di una situazione, credimi.

Ma può essere diretto anche a un me prima della scrittura?

No, non sarebbe possibile, altrimenti lo avresti già letto.

Ma il tempo non esiste…

La tua memoria invece sì.

Ed è un bene che sia così?

Certo, altrimenti non lo sarebbe.

Grazie per aiutarmi, solo che veramente faccio fatica a rimanere immerso nel vero essere.

Anche se lo fai molto bene comunque.

Adulatore. Questo era il mio ego, non il mio te.

Quello che vuoi. Ora non cadiamo in una spirale da mistici fusi dalle dolcezze della strega di Hansel e Grethel.

Quand’è “quando meno te lo aspetti”?

Esattamente quando meno te lo aspetti. Quando se no?

Ma scusa, è chiaro che sto cercando di instaurare un dialogo, ok? Allora dammi alcune frasi da ripetere in occasioni particolari…

Le cose che tu non hai non esistono fino a che non le hai.

Oh cielo… questo mi fa già pensare che le cose che desidero stanno creandosi proprio in questo modo: desiderandole. Lo vedo chiaro in un modo ben diverso da come l’ho sempre realizzato…

Dai… un’altra….

Se vedi le cose sotto la giusta luce, scompaiono.

Meravigliosa anche questa.

Ricordati sempre che la cosa più preziosa è l’amore stesso per la vita. Se non ne hai non sei più vivo.

... così così..

Nel tuo cuore si celano le cose più belle che potrai mai avere. Sono i pensieri d’amore che donerai a chi si mostrerà pronto a ricevere questo dono.

Una ancora, poi basta…

Alleggerisci la tua mente da tutti quegli inutili pensieri…

2012 – parte 6

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20120925 e il 20121017

Vuoto assoluto. Sento solo vuoto in me e attorno a me.

Sai benissimo che è proprio così.

Cioè che esiste solo il vuoto?

Esatto. C’è solo ciò che tu vuoi che ci sia.

Come la malattia di mamma e la preoccupazione (paradossale) di D. e S.?

Esatto. Proprio così.

Per arrivare dove?

Lo saprai quando sarà il momento.

Posso contare sul mio ritorno “in universo”(?)

Certo, come no!

Ilare?

Per niente. Lo so che non è facile dare tono alle parole scritte e che la stessa frase può avere significati contrastanti in base al tono con cui si pronuncia.

Ci sto ricascando. Chiedo cose che comunque sono io a stabilire… Quindi dico che domani tutto è meraviglioso, che tutto (?ha senso?)

Benissimo. Domani sarà tutto meraviglioso.

---

Tante cose ma nulla.

Il nulla è la soluzione migliore. È quello con meno conseguenze.

Ma invece non credo debba essere così.

Hai ragione, dipende però da dove sei ora sul tuo cammino.

Quindi è una buona cosa per me ora essere vuoto?

Proprio così

Mostrami xxx xx in modo che riconosca che provenga da me…

Lo farò.

---

Sono sempre qui a scrivere anche se adesso come adesso non ci credo.

Allora non farti problemi e continua a essere tutto ciò che vuoi. Posso dirti che domani ci sarà una piacevole sorpresa e che tu ti renderai conto che è tutto vero.

Sia che io mi rallegri o meno?

Certo. Ciò che accade ora è solo un inizio.

Ok…. Domani…. Domani….

Tranquillo che va tutto bene.

Esattamente, proprio tutto bene. Eccomi qui ancora a darti retta.

Non fare così. Non è successo niente di grave.

Ma io non ti credo.

---

Non è vero niente… tutta un’allucinazione. Ombre di un me malato. Io non sono vero, Tu non sei vero, tutto ciò che c’è in giro non è vero. Non so neppure se scrivere ancora. Non c’è senso. Se ci fosse dovrei pur vederlo. Anche questa musica banale che misto sparando nelle orecchie non serve a nulla. Sono pronto ad andarmene. Se esiste qualcuno che può farlo, per favore che mi porti via.

No. Non è così che risolvi i tuoi problemi.

Non vi è assolutamente una soluzione.

Non è vero. La soluzione c’è ma non è il momento giusto.

E quando sarebbe il momento giusto? Quando è troppo tardi? Quando ho superato ogni limite?

Non essere così pessimista. Tu puoi veramente fare quello che vuoi.

Vedo. È proprio esattamente tutto come lo voglio io.

Lo sai che così stai solo sfidandomi per farmi reagire diversamente e darti una prova.

E continuo a ricascarci. Ci fosse una cosa giusta… niente! Solo un sacco di parole senza senso. Speranze vane, dolore, amarezza.

Non sai proprio cosa dire. Tu sai come sono le cose e non hai fiducia in te stesso.

Non ci casco più. Non è mai abbastanza o non è il modo giusto o il momento giusto per essere felice, né per morire né per vivere.

Lascia perdere. Non arrivi da nessuna parte in questo modo.

Anche ?in? lo sai che nulla esiste.. e insisto a parlare con qualcosa che non esiste. Anche io non esisto… dunque cosa c***o è? Insanità mentale? Ma come può essere insana una cosa che non esiste?

Ma tu sai che qualcosa esiste per il semplice fatto che sta avendo un’esperienza.

Non ne sarei tanto sicuro.

Invece è proprio così. Ogni pensiero….

Ma dai!!!!!

---

Ancora qui, esasperato, sono al “point of no return”

Niente affatto. Anzi, sei forse arrivato al punto dove tutto si apre verso una più profonda concezione del significato dell’esistenza stessa.

Ah, bon, allora faccio un respiro di sollievo (mooolto ilare)

---

Ambò!

Tutto ciò che succede ha un motivo per farlo. Se non ci arrivi adesso ci arriverai in un altro momento.

Cioè se adesso dormo in un altro momento sarò sveglio.

A cosa ti riferisci?

Al fatto che non mi basta questo genere di risposte. Forse sono pragmatico, ma ho bisogno di qualcosa di ?vero?, così on posso più vivere.

Lo sai che non è possibile.

La scusa non è buona.

Non è una scusa. È così e basta.

Sto rileggendo “Io sono”…

Fai bene se puoi trovare indicazioni che ti erano passate inosservate nelle letture precedenti.

---

Dormire, scrivere, leggere… E cosa dovrei scrivere?

Tu comincia che poi ci penso io.

Ah beh, se la metti in questo tono

Non lasciarti andare così. Tirati su dai.

Ma stando a quanto mi dici su “Io sono” sei tu che lo stai facendo.

Non in questo modo. Continua a scrivere anche se ti viene la nausea.

Mi sdraio…

Fai pure.

Non ho proprio voglia di uscire stasera (?se ricordo a una pizza con O. e M.) Io avrei bisogno di qualcuno che mi ascolti e basta, che sappia cosa sto dicendo, e purtroppo O. non lo fa, ha sempre da suggerirmi cosa devo fare e ciò mi dà molto fastidio. Aiuto, aiuto, aiuto, aiuto.

Adesso non è il momento.

E non c’è nessun altro?

No.

E ora?

Non è il caso

Ti nascondi?

No, cosa ti salta in mente, solo non è il caso.

---

Sempre ancora Uffa..

E ancora non sai cosa fare.

Tu non sai cosa fare, visto che sei tu che mi spingi e mi governi.

Suggerimenti te ne ho dati diversi, sta a te accettarli o meno.

Ma sei sempre tu a scegliere il momento giusto… il pulcino che esce dall’uovo quando lo decidi tu…

Esatto. Quindi di cosa ti lamenti?

Mi lamento di tutti questi scenari di misera desolazione che mi si offrono agli occhi e alla mente.

Che sono tali solo grazie al tuo modo di vedere le cose in modo egoistico.

? – questa non la capisco… e a cosa mi serve ciò?

A niente, non ti porta assolutamente da nessuna parte.

?

No… ci devi andare.

Esiste qualcosa?

Tutto ciò che vuoi

Ma anche ciò che non voglio.

No. Tutto ciò che vedi esiste perché lo hai voluto tu.

Dimmi qualcosa che non potrei sapere.

Ti dico che non c’è nulla che non potresti sapere perché tutto ciò che c’è può esserci solo per il fatto che tu lo hai creato.

Tu non pensare. Se lo hai immaginato lo hai anche creato. Non puoi quindi chiedermi una cosa che non esiste.

Allora qualcosa che la mia mente non sa ancora di aver creato.

Non mi puoi chiedere ciò perché dovrei entrare in una dimensione che hai chiamato la coscienza universale. (in Qui e Ora)

E perché non puoi entrarci?

Perché non sono così affinato da poterlo fare.

E tutto quanto mi dici, allora da dove lo prendi?

Dal tuo sé individuale.

Quindi “sporco”?

Non proprio, solo più legato al materiale.

Quindi l’hai sempre vinta tu… quale sarebbe la domanda che potrei farti per avere una risposta che mi sorprenda?

Potresti chiedermi quanto manca alla fine di questo sistema di cose.

Ok, quanto manca alla fine di questo sistema di cose?

Esattamente il doppio di quello che manca all’inizio del giorno prefissato.

Quindi dal 5.10 al 21.12 per due sono circa 150 giorni…

No. Non si tratta del 21 dicembre, ma dal ?29? (non lo scrivo chiaramente)

Quando?

Non posso dirtelo.

mavaffan… n’altra volta!!!

---

Sono io che sto scrivendo. Nel vero senso del termine. Non sento le risposte “arrivare” come prima ma semplicemente penso a cosa scrivere…

Esatto.

Quindi non ho più neppure quella bella sensazione che avevo prima, di vedere le risposte apparire come per magia.

Voglio essere fuori di testa giorno e notte. Voglio vivere nell’utopia di un mondo illusorio o almeno nel mondo che ora ritengo illusorio ma che quando mi ci trovo mi fa apparire illusorio questo.

Chi sono?

Nessuno.

Cosa faccio qui?

Niente.

Da dove vengo?

Dal nulla.

Dove vado?

Nel nulla.

E cosa è “Qui e Ora”?

L’illusione.

L’illusione di chi?

La mia.

E tu chi sei?

Nessuno.

Da dove vieni?

Dal nulla.

Dove vai?

Nel nulla.

E cosa è il tuo “Qui e Ora”?

L’illusione.

L’illusione di chi?

La tua.

Cioè noi siamo la nostra reciproca illusione?

Esatto.

E tutto ciò che vedo e sento?

Fa parte solo della tua illusione.

E perché solo della mia e non della tua?

Perché tu che sei la mia illusione hai la capacità di creare delle illusioni come ce l’ho io.

Quindi esistiamo solo io e te?

No. Esiste solo la nostra illusione.

Un po’ complesso, mi sembra, questo discorso.

Niente affatto se lo guardi dalla parte giusta.

Non ne sono convinto. Devo rileggerlo con calma dopo il risveglio.

Non esiste nessun risveglio.

L’illusione del risveglio?

Neppure, solo nel mio (seguono alcuni segni strani).

---

E adesso? Di nuovo lì a scrivere che la casa sarà mia perché lo è sempre stata…. Ancora lì a sognare…

E fai bene a sognare. Sono proprio i sogni che ti tengono in vita.

Però vorrei anche dei sogni che si avverano.

E tu non preoccuparti che lo faranno. Aspettati sempre il meglio e non accontentarti delle briciole.

Ci sto ricascando.

Non è vero che ci stai ricascando. Lo sai benissimo che è così.

Lo dico solo perché sono un vigliacco che non sa neppure morire.

Niente affatto. Lo dico perché è proprio così e te ne renderai conto.

Non devi saperlo ora. Lo saprai quando è il momento che “il pulcino rompa il guscio.

Vorrei tanto avere delle prove che quello che dici è vero…

Lo so che ne hai bisogno. Le prove le avrai quando non te le aspetti.

---

Quante m***a di pastiglie…

Sono necessarie solo per chi le produce.

Glielo dico?

No, non dire niente.

Mi sai dire qualcosa sul periodo ?capoamcale? di cui accenna anche R. (un amico interessato di astrologia)?

A cosa ti può servire se te ne stai chiuso in camera tutto il giorno.

Non mi arrivano suggerimenti da parte tua dove andare o cosa fare.

Lo dici tu. Io te ne do tanti di suggerimenti, sei tu che non li segui.

Per esempio?

Ti ho suggerito una passeggiata al percorso vita e non ci sei andato…

… un seme per la notte?

Te lo puoi creare da solo.

Ups… arrabbiato?

No, solo che è inutile che te lo dica, visto che poi fai ancora di testa tua.

Provaci, vedrò di provarci ancora…

Tu non sai farlo…

E tu prova lo stesso.

Nuova vita in un vecchio mondo.

---

Fammi tu le domande.

Come mai stai così male?

Perché non ho più voglia di vivere questa vita. Non trovo alcun interesse e nulla per cui valga la pena lottare.

E cosa pensi di fare allora?

Nessuna idea. Sono assolutamente senza stimolo.

Dai, ancora un piccolo sforzo e tutto si risolve.

Ma tu esisti davvero?

Lo sai che esisto così come tu esisti, quindi se dubiti della tua esistenza dubiti anche della mia. Non hai bisogno di prove. Tu le vuoi ma in realtà non ti servono perché sai che è così. Eccomi ancora una volta mi hai chiamato e io ti ho risposto. Tutto ciò che decidi di fare va benissimo.

Adesso non pensarci, tutto ciò che hai scritto è vero. Adesso basta, non te lo confermo più.

Tutte queste strane sensazioni sono dovute solo alla mia imperfezione

Non è vero, tu non sei imperfetto, sei perfetto proprio per tutto ciò che succede. Se non fosse così allora davvero nulla avrebbe senso. Ogni cosa ne causa un’altra, altrimenti sarebbe la fine.

---

Posso Sentirti?

Sempre, sono qui ogni volta che vuoi che io lo sia. Se vuoi un pensiero seme fai la preghiera almeno una volta al giorno (ricattatore!).

Il pensiero seme per questa notte è…

… allaccia la corda della passerella…

Naturalmente non è questo il pensiero seme, quello vero è: Dio nel buio della creazione…

---

Dimentico tutto, mi trovo ogni giorno in uno spazio vuoto. È una cosa brutta (…)?

No, è quello che deve esser per lasciare spazio per tutto ciò che arriverà. Tu sei solo un mio riflesso. Sei bellissimo così e non esiste scopo che non puoi realizzare.

Sono in “sala comando”?

In questo momento lo sei. Approfittane.

---

Esattamente come stai leggendo su “Io Sono”, la tua presenza è incentrata dentro di te e non fuori (nota in fase di copiatura: sempre tenendo presente che il dentro e il fuori non corrisponde a ciò che solitamente crediamo che sia).

---

Io sono Dio dentro di te e tu stai ascoltando le mie parole. La sola cosa che conta è il tuo rapporto con me, sia dentro di te che dentro chiunque altro.

Non pensare! Continua la lettura.

Dici che ho fallito?

Le prove del deserto le hai superate, ora sei nella fase dello studio e dell’approfondimento prima di iniziare a predicare tra la gente.

Un po’ troppo presuntuosa la situazione… o no?

Niente affatto. Guardati attorno e ascolta.

Non sento nulla.

Non senti perché non vuoi sentire.

Non fai prima a scrivere?

No. Devi sentire ciò che devi sentire. Occhi chiusi.

Sento suoni che non dicono nulla.

Invece ti hanno detto più cose di quanto immagini. Continua a leggere.

Questa parte sopra l’ho trascritta ascoltando un brano su youtube (Naka - Toriko) e ho l’impressione che il testo si riferisca a questo qui e ora del 28 novembre 2012

2012 – parte 5

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20120822 e il 20120922

Entro in ospedale il 3 settembre, proprio come I. Prenderemo la rivincita? (I. non ne è mai uscito)

Certo che la prenderemo. Lotteremo in due e ne usciremo vincitori in tutti i sensi.

Sono così stanco…

Rilassati e dormi.

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Sono stato male tutta la notte, tutto il giorno e stasera (21:00) il dolore aumenta. Concentrandomi riesco come a “isolare” il dolore esattamente dove si trova senza permettergli di influire su tutto il corpo. Ogni piccola disattenzione gli permette di “colpirmi” in tutto il mio essere.

È come tenere una vipera del Gabon per la testa Non puoi permetterti di rallentare la presa…

Molto bello il paragone.

Forse un po’ esagerato. Non ti pare?

Non direi.

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Ho bisogno di te Dio. Dammi la forza. Suggeriscimi cosa chiederti e come chiedertelo.

Tu non preoccuparti. Tutto quello che devi sapere ti viene sempre detto al momento giusto. Né prima né poi.

Quindi è inutile ora parlare.

Sì. È inutile. Vai a dormire ora.

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(in ospedale)

Va tutto bene. Stai tranquillo.

Io spero di uscirne un po’ più tranquillo. Un po’ di vacanza per favore!

Nota in fase di trascrizione: Il soggiorno in ospedale si rivelerà un vero inferno dove io precipito in un abisso di emozioni contrastanti che mi perseguiranno per molto tempo. (ho redatto uno scritto separato in merito)

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(quasi completamente “fuori di me”…)

03:55 Io vi perdono perché non sapete cosa state facendo, ma per favore non fatelo più. In ogni caso, tutte queste incomprensioni, questi malintesi, queste situazioni paradossali dove l’immagine riflessa ci appare più reale di quella che la causa… Sono drogato! Quando mi trovo di fronte all’ipocrisia e all’ignoranza entro in crisi di astinenza…
Chi ti ama non ti dirà mai di fare “questo” piuttosto che “quello” senza che tu gli chieda un parere. Non sceglierà mai per te ma ti lascerà scegliere. Chi ti ama ti mostrerà le possibilità che hai di scelta e accetterà con rispetto qualsiasi tu abbia fatto.

14:05 … sono a “casa”… Aiuto!

Te lo dico ancora una volta chiaro e tondo: non preoccuparti.

Ma cosa succede? (mi sento infatti malissimo in tutti i sensi e fatico a non spararmi un colpo…)

Nulla di cui preoccuparsi.

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Ho talmente tante cose che mi stanno passando per la testa. Mi sembra quasi di vivere i pensieri e le emozioni di tutte le persone che mi circondano. Ho iniziato a scrivere un testo di “sfogo” con tutto ciò che mi sta dando fastidio, e pian piano si aggiungo anche cose del passato ormai sepolte e dimenticate… Titolo (provvisorio) come già accennato è “Fuga da Alka-Selzer” riferendomi in primo luogo all’uscita dall’ospedale. L’idea è di concludere il libro con un bel: “vaffanculo”!

Ottimo. Sarà un capolavoro.

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Ma cosa mi sta succedendo? Non mi sento più io. Oppure prima non lo ero?

Sei sempre tu. È ciò che ti sta intorno che muta, ora in un modo e ora in un altro.

Muta sempre in base a ciò che hai scelto.

Ma a me nono sembra, visto che ho scelto di tornare in Portogallo a svolgere un lavoro entusiasmante. Ho scelto di star bene ed essere felice, di avere ancora la possibilità di vivere un grande amore in quella mia bellissima casa.

Non solo quello. Hai scelto di vedere oltre le cose, di poter distinguere tra ciò che ti serve e ciò che invece non ti serve.

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Esatto. È proprio ciò che hai scelto. Rivedere le tue scelte precedenti e capire che sono sempre state scelte da te, sia le belle che le brutte. Hai scelto quando essere sveglio e quando dormire. Hai scelto quando aprire gli occhi e quando chiuderli.

Ricordati sempre che stai immaginando le cose che vedi e che senti. Qualsiasi cosa, non solo ciò che ti sembra impossibile perché è impossibile che esista il possibile.

No. Non sei vuoto. Sei troppo convinto che tutto ciò non ti appartenga e che sei tu ad appartenere a tutto ciò. Non spaventarti e ragiona dai diversi punti che credi di sperimentare, ma rimani incentrato sulla tua unica vera essenza che può essere solo quella che osserva tutte le altre. Non una tra le tante ma la sua personale identità.

Semplice no?!

---

Io ho l’impressione che mi sto perdendo.

No, niente del genere.

Posso sapere cosa mi è successo ultimamente per stare così male?

Non stai male. È solo uno sfogo per tutto ciò che ti capita.

Lo dici per farmi stare da schifo.

Niente affatto.

Ma mi stai dicendo che tutti i miei dolori sono solo la conseguenza alla mia situazione psicologica. Come posso non “star male” già solo per questo fatto?

Tutto ha un motivo preciso per accadere.

Quando scoprirò questo ti farò un fischio.

Non fare così. Quando saprai perché ne sarai felice. Aiutati che il ciel ti aiuta.

Aiutami!

Cosa pensi che stia facendo!

---

Tutta quella bella poesia nella notte (ho sognato delle bellissime poesie). Da dove viene?

Tutto in te. Parole che odi continuamente senza che ti renda conto che sei tu che le stai creando come qualsiasi altra cosa. Sei tu che crei il tuo essere creativo o distruttivo.

… è appena passato un angelo davanti alla finestra…

Ciò che credi di aver visto non è ciò che realmente è successo.

Vedi di non sottovalutarti e torna a farmi sognare nel tuo mondo immaginario. Disegna. Scrivi. Fai massaggi. Non smettere mai di essere te stesso.

---

Ok, se allora ammetto la mia debolezza(?). Se dichiaro qui e ora la mia energia pronta a scoppiare in una nuova meravigliosa avventura?

La tua energia al momento non basta neppure a far volare una foglia.

E come fare il pieno?

Rilassati e medita.

Un seme per la meditazione?

Io sono ciò che sono. Non sono ciò che credo di essere e nemmeno ciò che gli altri credono che io sia.

Ha importanza per me sapere di cosa soffro?

Non, non cambia nulla adesso.

Sono così deluso e demoralizzato… e non lo nego, vorrei che tutto avesse una fine… ma non posso dirlo, altrimenti peggiorerei la situazione perché tutti sanno cosa è bene per me, cosa devo e cosa non devo fare, e proprio facendo così peggiorano le cose. (? Nota in fase di copiatura: decisamente ero molto confuso all’epoca…)

Stai tranquillo che tutto si risolve nel migliore .dei modi.

Il libro che sto leggendo (“Suggestione e autosuggestione”) è una cosa che mi interessa ma non gradisco il modo come è stato scritto.

Lo so, non è stato tenuto conto di poter tenere una palese prova di suggestione con il libro stesso.

Continuo a leggere…

Fai bene.

---

Cosa credi di fare?

Non ne ho nessuna idea. Mi sembra chiaro finora questo punto, no?

Non in quel senso. Chiedevo cosa intendi fare in questo preciso istante. Ti sei messo in attesa ma non so di cosa.

Credo mi basti sentire che mi parli in modo intelligente.

Come se gli altri non lo facessero.

Nei tuoi programmi non c’è più nessuna preghiera e nessuna seduta di EFT…

Chiedo scusa. Mi sto completamente dimenticando di me…

Per fortuna io no. Altrimenti non so dove saremmo ora.

Sono ridotto così male?

Niente affatto, ti stai solo compatendo.

---

Oggi è il giorno X (non ricordo per quale motivo)

Devi essere più ottimista.

Ok. Che bello, ho tutto ciò che mi serve e non ho alcun disturbo?

Non fare così. Sai benissimo che le emozioni sono libere da qualsiasi collegamento.

Come quando l’ho scritto su “Da qualche parte..”?

Esatto. Proprio così.

È il mio subconscio che lotta per non lasciarmi sperimentare il Sé?

Proprio così. Sta facendo di tutto per tenerti lontano dalla realtà.

Lo stesso che succede ai ?santi? (credo riferendomi alle “tentazioni” e/o ai periodi “bui”)

Si, non che tu lo sia, ma la presa di supremazia della tua coscienza sarà la vittoria tra il bene e il male…

---

Come devo prendere tutta questa situazione? Riprogrammazione del DNA? Esplosioni solari?

La tua situazione è dovuta a molti fattori tra cui anche questi due che hai accennato. Se da una parte è giusto vedere tutto ciò come frutto della tua fantasia, a livello materiale ciò viene frainteso.

Non pensare, qualsiasi possa essere la reazione degli altri non fartene un problema.

Mi aiuti a cambiare tutto ciò per favore? Non mi sto affatto divertendo e non vedo via d’uscita… Lo so che mi stai già aiutando e che devo aver fede…

Mi aspetto sempre un dialogo ma non so da che parte iniziare.

Non è che devi per forza dialogare iniziando da un argomento specifico. Tutto può partire da una semplice parola.

Aspettative?

Non si dovrebbe averne mai. Semplicemente fare le cose perché si ha il piacere di farle senza aspettarsi niente in cambio.

Quando hai fatto ciò che dovevi fare, poi qualcosa risulta.

Non lasciarti condizionare dal fatto che solo un determinato avvenimento possa cambiarti la vita.

Altrimenti non saprei cosa altro fare per portarmi a un discreto livello di autostima.

Se ci pensi c’è il rischio che ti butti a fare cose che non vuoi fare, proprio come se l’altro ieri ti fossi lasciato andare a fare sesso con quel ragazzo, solo per il fatto che non fai sesso da due anni. E di sicuro non è quello che volevi.

Se però ti lasci prendere dalla bramosia ecco che ti lasci abbindolare dalle occasioni sbagliate.

Quindi non posso “obbligarmi” a fare una cosa perché credo che devo farla, ma la devo fare perché so che è giusto farla…

Più o meno. Qualcosa del genere ma più relativa ad un pensiero che nasce dalla mente più superficiale. Infatti c’è una grande differenza tra il voler fare una cosa quasi come un’abitudine, piuttosto che farla perché è un’occasione unica che vale la pena approfittare.

Ma intanto non vedo nulla che mi aiuti.

Non lo vedi ma c’è e devi solo avere fede e pazienza.

Non voglio però trovarmi in “disgrazia” più di quanto non lo sia già.

Non sarà così, tranquillo. A tutto c’è una soluzione.

Va bene se cambio discorso? (paura!)

Fai pure.

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2012 – parte 4

di Massimo Enzo Grandi – tra il 20120822 e il 20120831

(Rileggendo “Conversazioni con Dio – Vol. 3” di Neale Donald Walch)

Tutto ok. Vedi di leggere con attenzione.

Sto leggendo il libro e sono a pag. 116 dove si parla di poteri psichici. Cosa mi dici?

Come sai già molto bene, questa parte di discorso è abbastanza importante. Tu ultimamente ti stai ponendo un po’ troppo sul livello di Neale dove cerca di avere la rivelazione su come venire a conoscenza del famoso segreto per predire il futuro. Questo atteggiamento è proprio quello che impedisce al Panda (riferito al film Kung-Fu Panda) di essere veramente ciò che è (o vuole essere). Egli infatti collega il suo ideale ad una cosa esterna a lui che “non possiede”, ma rendendosi conto che ciò che vorrebbe avere non esiste, arriva a realizzare che proprio questo mistero esterno era quello che gli impediva di realizzarlo come parte già integrante del suo essere.

A questo punto io non so che domande fare ma sono molto più curioso delle risposte…

Le risposte sono tute già da te. Ti manca solo una possibilità di mettere in pratica tutto ciò che sai e tu credi di poterlo fare solo quando sarai nella tua casa in Portogallo. Ed è proprio per poterci andare che invece dovresti cominciare già da adesso ciò che devi essere.

Mi puoi ricordare cosa “devo” o “dovrei” essere?

Ciò che è un “IO SONO”. Perfetto nel suo divenire. Un punto di consapevolezza in espansione nel vuoto assoluto.

Ora immagina come puoi evitare le sofferenze che provi nelle molteplici manifestazioni che hai assunto. Proprio come stai pensando il primo passo è quello più importante, evitare una generalizzazione che ti separa da ciò che l’illusione ti fa credere separato da te e che ti fa credere che io sia separato da te. Evita quindi di rivolgerti alla mente delle altre tue verità con termini tipo “io”, “tu”, “lui” oppure “voi” e “loro”. La cosa più efficace è il noi. Noi crediamo che i nostri problemi siano dovuti a fattori esterni alla nostra essenza proprio per il fatto che fatichiamo ad includere tutto il “resto” in noi.

Fondendoci con il tutto ci è più facile ascoltare “l’io sono” in un vero e proprio “coro angelico” che esprime ed esalta la propria gioia di questa unione.

Cosa ne dici di una ?Riregchiata? (accidenti a me, dopo un discorso così importante non ho trascritto correttamente la domanda, ma tutto accade per un motivo, forse era una cosa talmente sciocca che non meritava di venire trascritta…)

Se puoi farla la fai, altrimenti no…

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Se tutto è illusione, anche la vita stessa lo è… d’accordo, ma l’illusione di chi?

L’illusione dell’essere.

Ma l’esistenza stessa dell’essere a questo punto è da mettere in dubbio in quanto essa stessa parte dall’illusione.

Non esattamente, ciò che ti confonde ora è il paragonare l’essere in divenire all’essere e basta. Nel momento che l’essere pensa diventa essere in divenire e ti fa perdere il contatto con la semplicità eterna dell’essere. Tutto allora diviene complesso, portando ulteriore confusione.

Cioè nel momento stesso che mi rendo conto che potrei “non essere” praticamente invece dò proprio il via al pensiero di “essere”.

Più o meno. La definizione è molto più reale che non quella dell’illusione.

Wow! Shakespeare assume un aspetto più profondo.

La vita stessa dunque è solo la “paura” di non “essere”

Più che la paura direi che è la ricerca della propria esistenza partendo da un punto apparentemente esterno a te stesso.

La genesi insomma. Io che immagino qualcosa oltre a me poi lo pongo in uno stato di luci ed ombra dapprima in modo da avere un ambiente (universo, spazio, la terra) dove posizionare un’immagine simile a ciò che credo di essere (un’immagine che racchiude quindi una ?*? parte della mia coscienza). Visto che questa “immagine” (Adamo?) non ha la nozione di se stesso (come non ne avevo io stesso prima di avere il “pensiero”) risulta apatica. La completo allora con qualcosa di più simile a lui (Eva) che lo porta a continuare a pensare, quindi a continuare con la creazione…

Ben detto. Sintetico ma molto ben specificato.

Continuo però ad essere angosciato dal pensiero comune dell’eternità, entrando nel mio pensiero profondo per analizzare questo concetto vengo “distratto” dal benessere che provo in questo stato e quindi “dimentico” lo scopo della mia introspezione, ma non vedo questo fatto come una risposta al mio interrogativo, semmai più una fuga dalla “realtà”.

Infatti è così. Se dovessi renderti conto di tutto ciò che sta dietro un muro, significa che il muro stesso non esiste, quindi cadrebbe anche il desiderio originale di sapere cosa c’è dietro il muro. NB che questo muro lo hai costruito proprio tu stesso con l’intento di scoprire cosa puoi creare da questa parte, non cosa hai lasciato di tua spontanea volontà dall’altra.

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Il punto è proprio… vorrei?... posso?

Si.

Vorrei?... ottengo?

Se veramente vuoi allora nulla si oppone al raggiungimento di ciò che desideri. Anche se il tuo modo di vedere le cose in modo distorto (tipo “ è impossibile che io possa ottenere ciò che voglio così facilmente”) ti ostacola. La tua convinzione di raggiungere quel preciso punto che hai spesso accennato ti farà arrivare li prima o poi, e sarà nel modo che hai scelto che avvenga.

Mi sembra di scrivere un sacco di stupidaggini.

Non è vero. Sono pensieri forse espressi in modo inappropriato, ma il loro significato è inequivocabile, cerca di non perderti nella forma ma entra in modo più intuitivo nel significato più profondo, nulla può ferirti.

Wow… già a pagina 2…

Si, però dovresti anche sapere cosa scrivi, non puoi semplicemente aspettarti sia le domande che le risposte.

Ok, allora: Help! Sono sempre in attesa di una idea che mi faccia finalmente uscire da questa situazione.

Anche se sai benissimo che tutto si sistemerà per il meglio.

E lunedì? Ho ragione ad essere contrario? (non ricordo in merito a cosa)

Non sai neppure cosa succederà. Come al solito pensi già alle cose prima del necessario.

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Perché mi sento così ferito dal comportamento delle altre persone?

Semplicemente perché non stai bene.

E perché non sto bene? Qual è il mio malessere?

È tutto legato a problemi a livello cerebrospinale.

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Tu fai quello che senti di fare senza aspettarti qualcosa in cambio. Solo così sei sicuro di fare ciò che tu ami e non ciò che amano gli altri.

Sono cose che non è facile spiegarle(?). Non ti toccano più. Ora funzionerà tutto in modo diverso.

Peggio? Non avrò più la possibilità di divertirmi come facevo prima?

No, non intendevo quello, solo che sarà molto improbabile che ti trovi a contatto con quel genere di infezioni(?)

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Non è quello il problema. Il punto è che non ti piaci più.

No assolutamente.

Io ora chiedo a te, Dio, di mostrarmi cosa realmente mi aspetta di così meraviglioso che devo portare questa pazienza senza fretta e senza esitazione.

Vuoi ancora una prova insomma.

Non la chiamerei prova ma certezza. Ok, puoi dirmi di avere fede, ma come coltivare questa fede se non con una promessa più chiara e manifesta relativamente al mondo che conosco?

Non hai tutti i torti, anche se sai esattamente come stanno veramente le cose.

Quindi picche?

Forse si e forse no.

Tutto ciò non ha senso. Visto con la logica e la ragione con cui sto valutando l’esistenza stessa – modo che per altro non è di mia esclusiva ma è lo stesso per tutti – non dovrebbero esserci dubbi che tutto ciò è solo frutto di una “fantasia”. Non trovo il senso nelle cose!!!!

Forse le guardi dal lato sbagliato.

Come si può scorgere il senso di ciò che ci pesa? Probabilmente se non lo vedo non è perché sono stupido, ma semplicemente perché non me lo lasci vedere.

Tutto ciò che si trova da questa parte del muro è un effetto di ciò che c’è dall’altra parte, e quello che c’è dall’altra parte esiste solo grazie all’essenza che c’è da questa.

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Sto entrando in crisi…

Allora cerca di starne fuori, visto che te ne rendi conto.

Quasi io voglia entrarci…

È quello che stai facendo. Ci vuoi entrare per non dover più combattere e avanzare.

Da quanto combatto senza sapere per cosa?

Non si tratta di sapere per cosa, ma di combattere e basta.

Così senza motivo?

No, non senza motivo, ma senza scopo.

E quale sarebbe il motivo?

Semplice, perché sei vivo e vuoi continuare ad esserlo.

E lo scopo?

Ottenere qualcosa che credi di non avere.

E come posso allora rendermi conto di averlo?

Dipende cosa.

Per esempio un partner?

Da qualche parte ti sta aspettando.

Ma io in questo adesso sono molto solo.

Non è vero. Ci sono io.

Ma tu sei me.

E chi meglio di te ti conosce così a fondo?

Potrei dire che io stia vivendo esclusivamente in attesa di quei momenti particolari di realizzazione? Demone rosso – 141 – dicembre ecc. (riferito alle più importanti rivelazioni precedenti che si sono avverate).

No, quelle sono un’altra esperienza molto particolare, ma la tua è più una mancanza di fiducia in quanto chiedi continuamente delle prove che sai non posso darti.

Avevi già scritto qualcosa in merito.

Posso comunicare? (non ricordo a cosa mi riferissi di particolare)

Si a fatica agli inizi.

Fa male?

No.

Sono i dubbi che mi creano tanti problemi?

In un certo senso è più corretto dire che è la mancanza di fede (se proprio vuoi, anche mancanza di fiducia)

Un circolo vizioso insomma, dove la fede arriva o improvvisamente e per caso, oppure in seguito a qualche sporadica “prova”?

Più o meno. Comunque in entrambe queste situazioni sei in grado di afferrare la profondità dell’essenza in gioco. Perché poi ne dubiti?

Ora ti do io una risposta. Tieniti forte: ne dubito perché non sono più nel qui e ora!

Non proprio. Tu sei sempre nel qui e ora. La differenza è non averne la conoscenza più intima ma solo quella superficiale.

E la conoscenza superficiale com’è?

Distratta dall’illusione della tua creazione.

Credo che in me ci sia qualcosa che non quadra. Da una parte so cosa voglio, ma il mezzo per ottenerlo non mi si presenta. So che esiste. So che prima o poi arriva, ma intanto non mi diverto più in questa vita. Vorrei tanto lasciarmi andare fino a che non sarà il momento giusto, ma lasciarsi andare non è la soluzione migliore. Poi mi rendo di nuovo conto che nulla di ciò che conosco ha senso (apparente).

Fai bene a dire “apparente” perché è proprio così. Se vuoi andare in Portogallo sai che devi affrontare il viaggio e ciò non ti risulterebbe di peso. Perché invece il viaggio verso la realizzazione dei tuoi desideri ti risulta così pesante?

Forse perché ne dubito. Dubito di poter giungere di punto in bianco a quella situazione. Ne dubito perché non vedo la “strada” scorrere attorno a me. Non vedo cartelli che riportano una distanza sempre minore. Non sento questo avvicinarsi bensì mi sembra di sperimentare le catene di Prometeo mentre un’aquila mi dilania il fegato. Vedo la luce che vorrei dare affievolirsi e ho paura che si spenga.

La tua luce non può spegnersi così facilmente. Alimentala con il sorriso e con il cuore. Portala a risplendere sempre di più attorno a noi e dentro di noi. Usala per toccare chi ha la benedizione di riceverla. Non aspettare di esserlo: sii e basta. Lascia fare a me tutto il lavoro. Permettimi di manifestarmi nella mia più alta espressione.

Dammi tutta la forza per sopportare. Dammi la forza per intervenire dove posso farlo. Dammi la conoscenza per poter sapere cosa fare e quando. Dammi la conoscenza di cosa sia preferibile fare.

Le hai già tutte. Devi solo ascoltarmi quando ti parlo.

Ero io a parlare?

No! Io!

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Mi sto annoiando. E l’unica cosa che ho in previsione di fare mi da un po’ fastidio.

Non è vero che ti da fastidio. Sei contento che ti porti un diversivo.

Sto arrivando ad una conclusione. Devo essere solo un co-pilota per permetterti di essere?

Dici benissimo. Tu sei il co-pilota che esprime le sue sensazioni sul percorso che io ti aiuto ad affrontare. Tu devi avere fiducia in me come io devo averla di te.

Sono stanco. Sono così stanco che non riesco a dormire.

Come se non dormissi… Si lo so cosa intendevi.

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Ok. Ora dò sempre a te la colpa di tutto.

E fai bene. Sono proprio sempre io a fare qualsiasi cosa. Essere è una sola cosa, uguale ovunque e in qualsiasi momento.

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Per quanto riguarda la mia salute… Sinceramente, è tutto solo psicologico?

In parte si.

Faccio una figura di m***a allora... benissimo, ci mancava solo questa…

Non dire così adesso, aspetta i risultati degli esami e poi lo posso dire…

Cosa lo puoi dire?

(… nessuna risposta….)

Ok, allora sono proprio diventato un caso senza speranza…

Non è vero.

Continuo ad essere confuso, e deluso, e stanco, e senza senso… anche se oggi sono stato bene con A. sulla chat di messenger. Tutto si risolve in quei pochi attimi, poi di nuovo delusione, il vuoto. Anche domani sarà lo stesso.

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Cosa ti posso dare, oltre l’amore e la vita?

Tutto ciò che puoi darmi sono proprio queste due cose.